I due termini del titolo, parola e Parola, si rimandano l’uno all’altro: la parola è l’elemento fondamentale della comunicazione umana mentre la Parola (il Logos o Verbo) lo è della comunicazione divina perché il Dio invisibile si è comunicato nel suo Verbo, nella sua Parola. La prima esprime la realtà umana come scambio, conoscenza, e soprattutto un modo di esistere razionale, logico (da logos). La seconda indica invece la dimensione intima di Dio, dove il Logos è in principio «presso Dio», rivolto verso di lui in un dinamismo totale di appartenenza e di reciprocità.
I due termini esprimono due movimenti: dalla parola alla Parola e dalla Parola alla parola. Il primo è il nostro cammino di apertura progressiva al Logos di Dio e alla sua carica rivelante, il secondo è il cammino dell’incarnazione per cui il Verbo di Dio diviene esprimibile e si comunica: il primo senza il secondo non può avvenire, il secondo senza il primo non ha significato; sono entrambi necessari l’uno all’altro.
Questo libretto cerca di dare alcune indicazioni per percorrere il cammino che dalla parola della Scrittura porta alla Parola: si esce dalla logica umana e si entra nella logica divina.
Il libretto è arricchito dai dipinti di Giancarlo Cocchia, posti alla fine per ripercorrere in modo iconografico il cammino di lettura proposto. Preceduti da una presentazione di Enrica Talà dal titolo «Giancarlo Cocchia: dal reale all’assoluto di Dio», essi inducono a «fare pausa» dinanzi alla Parola e invitano al «raccoglimento»; la loro visione è proposta per un bilancio spirituale e della propria vita guardando a quelle figure che la mano del pittore ha reso «faro», orientamento, vicinanza. Il messaggio estetico diventa così etico: può accrescere la consapevolezza e il coraggio di sperimentare, nonostante le asperità e le fragilità, la maturazione della propria fede. La loro interpretazione, scarna di sottolineature tecniche, è volutamente orientata verso una antropologia teologica in cui l’«incontenibile attesa di una bellezza che salvi», sia attesa della trasfigurazione del mondo che nei frammenti visibili del già, serbi il non ancora Invisibile della risurrezione come promessa del Regno di Dio.
(Il libro può essere richiesto in Sacrestia).